venerdì 27 aprile 2012

Una rivista internazionale dedica una cartella alle attività della delegazione marocchina a Ginevra

Il Corcas e la CIRID organizzano un seminario sull'autonomia

La pubblicazione " Remesha magazine" , pubblicata dal centro indipendente di ricerca e d'Iniziativa per il dialogo (CIRID), ha dedicato, nella sua edizione d'aprile ed il maggio 2012, una cartella alla tematica dell'autonomia.


" Focalizzazione sul Marocco", è il nome della rubrica, che era dedicata ai due seminari internazionali organizzati dal Corcas e dalla delegazione marocchina, in parallelo con la tenuta della diciannovisima sessione del consiglio dei diritti dell'uomo a Ginevra, il 16 e il 22 marzo scorso ed al quale ha partecipare il consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (Corcas).

I conferenzieri: Moulay Ahmed Mguizlat, Deo Hakizimana e Fatjon Demneri


La missione marocchina " a fatto un lavoro di Networking alla dimensione dello scopo mirato" aggiunge la pubblicazione del CIRID, che è un'organizzazione non governativa africana ed internazionale, senza scopo lucrativo, apolitico e non confessionale, fondata a Ginevra nel 1996.

Una parte dei partecipanti con in particolare la signora Saadani Maouelainin

In occasione di questo seminario, molte esperienze sono state presentate, dopo un'introduzione fatta dal professore Bertrand Mathieu della Sorbonne (Parigi), in apertura dei lavori.

Il Sig. Ahmed Mghizlat ha presentato l'esperienza accumulata dal Corcas per preparare il progetto marocchino d'autonomia, in particolare attraverso, l'organizzazione di dibattito con i primi interessati su tre sessioni del Consiglio e di una consultazione esauriente delle popolazioni interessate.

Una parte del pubblico della conferenza
È il caso di Aceh nell'Indonesia, che il professore e padrone di conferenze, Mawardi Ismail ha presentato.

Da parte sua il sig. Elisoe Aja, di Barcellona, Spagna ha presentato il caso della Catalogna.
La Sig.ra Lise Lyck, di Copenaghen ha da parte sua analizzato le acquisizioni del modello preso in prestito alla Groenlandia.

La Sig.ra Carine David, di Nouméa, ha presentato, essa, l'esperienza della Nuova Caledonia. Ed infine, il sig. Efren Rivera Ramos, giurista ha descritto il caso di Portorico.

" Le presentazioni erano dense. Non si può, in questa fase, fare un conto definitivo, eccetto per dire soltanto si tratta di un dibattito di fondo (o piuttosto di un dialogo utile) che merita di essere esplorato" , conclusa la rivista nel resoconto che ha dedicato all'evento.
Una conferenza di B Lugan sulle relazioni tra il Marocco ed il Sahara

 
Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:

 www.corcas.com

 Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net

 Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:

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mercoledì 11 aprile 2012

Secondo un giornale elettronico americano: grazie alla direzione del Marocco, l'autonomia al Sahara finirà per trionfare




Secondo un giornale elettronico americano: grazie alla direzione del Marocco, l'autonomia al Sahara finirà per trionfare
11/04/2012


Il piano d'autonomia al Sahara, sotto la sovranità marocchina, finirà per ''trionfare'' grazie alla direzione di cui fatto mostra il Marocco, scritto la pubblicazione americana, 'The Huffington Post' nel suo sito elettronico, denunciando l'esacerbazione delle condizioni di vita nei campi di Tindouf.

“Il piano d'autonomia al Sahara finirà per prevalere grazie alla direzione del regno e nonostante le manovre concertate del Polisario e di Al-Qaëda nel Magreb islamico che mira ad ipotecare il futuro di tutta una regione'', sottolinea Elizabeth Blackney, in un articolo intitolato: ''Della primavera araba all'inverno del Sahara''.

Il giornalista Elizabeth Blackney

Di fronte alla promessa dell'iniziativa marocchina d'autonomia, il `Huffington Post' oppone la minaccia che fanno incombere Polisario ed Aqmi sull'Africa del Nord e Sahel, denunciando la deviazione dell'aiuto umanitario da parte dei dirigenti dei separatisti, “al dispetto delle necessità delle popolazioni qu' pretendono di proteggere''.

La collusione tra questi due gruppi si manifesta attraverso ''le attività illecite e spesso criminali'', alle quali si dedicano al Mali ed in Mauritania, che suscita le più grandi preoccupazioni della Comunità internazionale, nota il giornale americano.

Il `Huffington Post' ricorda, in questo contesto, un recente studio del think-tank US Carnegie Endowment for Peace che ha informato che questa collusione tra il Polisario e l'Aqmi è portatrice di ''un'instabilità profonda in tutta la regione''.

La congiunzione d'interesse tra Aqmi e Polisario costituisce la matrice di un'organizzazione terroristica alle conseguenze ''incalcolabili'' per la stabilità e la sicurezza di un insieme geografico andando dal Magreb alle grandi dimensioni del Sahel, richiama all'attenzione questa relazione.

''Le franchigia dell'Aqmi nella regione del Sahel opera instancabilmente al consolidamento dei loro legami con i trafficanti di droghe nei campi di Tindouf che si sono infiltrati ad un'ampia scala reclutando una gioventù frustrata e senza illusione'', sottolineano il documento.

Lo studio di questo centro prestigioso di riflessione con sede a Washington rileva, a questo proposito, che ''l'implicazione dei giovani Sahraoui nel traffico di droga nella regione è diventata una realtà fastidiosa'', rilevando che questa gioventù “è sempre più isolata socialmente, manca d'orientamento, e non dispone di nessuna prospettiva futura ''.

Il `Huffington Post' nota, d'altra parte, che qualsiasi sostegno al Polisario non è in realtà che ''il sostegno di un'organizzazione che opera attivamente a deviare gli aiuti destinati ad una popolazione privata ostinandosi in modo cinico da prolungare la sua sofferenza''.






Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
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lunedì 19 marzo 2012

I due rappresentanti del Corcas la signora Saadani Maouelainin ed il sig. Ahmed Mghizlat, in un'intervista con EFE




I due rappresentanti del Corcas la signora Saadani Maouelainin ed il sig. Ahmed Mghizlat, in un'intervista con EFE
15/03/2012
I Sahraoui sostengono l'autonomia che è la sola soluzione applicabile

Il Sig. Ahmed Mghizlat, membro del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani, ha espresso, sabato 10 marzo 2012, in un'intervista con l'agenzia di stampa spagnola EFE, la sua speranza di vedere l'ultimo ravvicinamento tra il Marocco e l'Algeria, suscitare un rilassamento in occasione dei negoziati informali, in corre sul Sahara tra il regno del Marocco ed il fronte Polisario per porre fine al conflitto sterile ed artificiale che è troppo durato.
Il sig. Mghizlat che rappresentare con la signora Saadani Maouelainin Corcas, nell'ambito della delegazione marocchina chi partecipa alla 19esima sessione delbconsiglio onusiano dei diritti dell'uomo a Ginevra (27 febbraio-23 marzo), ha dichiarato la vigilia del nono round dei negoziati di Manhasset, " speriamo che il ravvicinamento iniziato dal Marocco vis a vis dell'Algeria, convincerà il fronte Polisario ad aprire una nuova pagina di riconciliazione".
Il membro del Corcas ha insistito sull'importanza del ruolo importante che è quello dell'Algeria e della Mauritania in questo settore della riconciliazione, ma anche per fare prendere coscienza al Polisario " per contollarsi ".
L'agenzia EFE ha ricordato nel quadro di questa intervista del ruolo che svolge il Consiglio creato da SM il re nel 2006, per rafforzare lo sviluppo economico e sociale delle province del sud e chiamare i Sahraoui a mobilitarsi a favore dell'autonomia nel quadro della sovranità marocchina per regolare definitivamente il conflitto.
L'agenzia di stampa spagnola segnala d'altra parte, che Corcas considera che il progetto d'autonomia è l'unica soluzione " seria che dispone di credibilità" per rompere lo statuto quo che ha conosciuto questo conflitto durante il decennio precedente.
A questo proposito, la signora Saadani Maouelainin ha evocato con EFE, la grande pertinenza della soluzione che rappresenta l'iniziativa sull'autonomia. Ha aggiunto: " difendiamo l'autonomia poiché è l'unica soluzione realizzabile per tutti i Sahraoui e che non esclude nessuno" , ricordando che l'autonomia è " la forma più avanzata dell'autodeterminazione".
L'agenzia di stampa spagnola ha segnalato a questo proposito, che le Nazioni Unite hanno fallito durante il decennio precedente di regolare il conflitto tramite un referendum d'autodeterminazione degli abitanti del Sahara, divisi da 37 anni tra Laayoune la capitale della regione del Sahara ed i campi di Tindouf in Algeria.
La Sig.ra Saadani ha messo in valore la principale causa del fallimento del referendum d'autodeterminazione al Sahara, segnalando che il referendum, rischia " di allontanare famiglie intere per diverse ragioni, ma che sono tuttavia famiglie sahraoui".

L'agenzia EFE, segnala da parte sua che la posizione del Marocco in occasione dei negoziati informali si è rafforzata con il suo conseguimento di una sede presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come membro non permanente. Ciò costituisce dal punto di vista del Polisario così come lo evoca l'agenzia " una disfunzione per questo conflitto".
In risposta ad una domanda di EFE che chiede se il Marocco considera la sua sede presso il Consiglio di sicurezza come un'opportunità, i due membri del Corcas rispondono con la risposta affermativa, auspicando che questa sede permette di " mettere questa cartella all'ordine del giorno dell'azione della Comunità internazionale".

Fonti:

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giovedì 5 maggio 2011





Il regolamento della questione del Sahara passa per l'adozione del piano marocchino d'autonomia (giurista francese)

04/05/2011









Il professore Charles de Saint-Prot ha dedicato l'editoriale dell'ultima edizione del bollettino dell'osservatorio degli studi geopolitici (OEG), alla relazione dell'affare del Sahara con le confusioni che conosce la regione, insistendo sul fatto che la soluzione dell'affare del Sahara sulla base del la proposta marocchina è una necessità assoluta per porre fine al ruolo che gioca il Polisario nel mantenimento della destabilizzazione della regione.



Il regolamento della questione del Sahara passa per l'adozione da parte della Comunità internazionale del piano marocchino d'autonomia, che fa l'oggetto di un sostegno della maggior parte delle grandi potenze, di cui gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna, ha sottolineato Pr. Charles Saint-Prot, direttore dell'Osservatorio d' studi geopolitici, con sede a Parigi.




" Più che mai, è dunque indispensabile mettere un termine ad un conflitto che non è che un residuo della guerra fredda e si basa soltanto sulla volontà d'Alger di destabilizzare il suo vicino marocchino invece di usarsi a cooperare per costruire l'integrazione indispensabile maghrebina" , scrive nell'editoriale del bollettino d'informazione del suo osservatorio per i mesi di maggio e giugno.




Commentando le informazioni riportate da molti mass media, fra cui il quotidiano britannico, ‘’Daily Telegraph’’, affermando che le milizie del Polisario si sono messi al servizio del regime del colonello Mouammar Kadhafi per reprimere il popolo libico nella lotta per la sua libertà, il giurista francese ritiene che " per il Polisario questo non è che un ritorno alle origini poiché questo gruppo terroristo-attivista è stato patrocinato alla sua origine negli anni 1970 dal regime di Kadhafi in concertazione con quello di Boumediene".




" Se si vuole considerare che il Polisario ha anche legami con i terroristi di Al Qaida nel Magreb islamico (AQMI), forza è di riconoscere che questa creatura del regime algerino è bene uno dei principali fattori di destabilizzazione e di minaccia terroristica che aleggia sulla regione" , solleva.




É d'altrove, ricorda, " la conclusione di una relazione pubblicata il 20 gennaio dal Hudson Institute, un centro di ricerca e d'influenza stati-unitense con sede a Washington, che mette davanti la necessità " autoritaria" di trovare un regolamento definitivo alla questione del Sahara marocchino".





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martedì 13 luglio 2010

Un giornale italiano si fa l'eco delle prove di una delegazione dei Sahraoui Marocchini in visita in Italia

Un giornale italiano si fa l'eco delle prove di una delegazione dei Sahraoui Marocchini in visita in Italia 09/07/2010

La visita effettuata recentemente in Italia da una delegazione dei Sahraoui Marocchini che rappresenta la società civile continua a trovare eco nei titoli della stampa della penisola dove, giovedì ancora, il " Corriere de Siena" (Toscana-centro) è ritornato sulle prove forti consegnate dai membri di questa delegazione sulla realtà dell'affare detto del Sahara e le sofferenze sopportate da sequestrati dei campi di Tindouf, in Algeria.

Il giornale ricorda in particolare il dialogo " costruttivo e fruttuoso" che la delegazione ha avuto a Firenze, capo luogo della Toscana, con la signora Maria Dina Tozzi, responsabile dell'attività internazionale a livello regionale, che è stata delegata dal presidente della regione, il sig. Enrico Rossi.

I membri della delegazione, composta dal sig. Ghallaoui Sidati, ex-rappresentante del " polisario" in Italia, Lahcen Elmahraoui, universitario, membro del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS) e la signora Saadani Maa Alainine, attore associativo e militante per i diritti dell'uomo, membro del Corcas, ha potuto così illuminare la loro interlocutrice, a partire dal loro vissuto, sulla questione del Sahara e sulla responsabilità che è quella dell'Algeria in quest'affare.

La delegazione, alla quale si era unito il sig. Yassine Belkassem, della rete delle associazioni della Comunità marocchina in Italia e della Federazione degli Africani in Italia, ha messo anche in evidenza la pertinenza del progetto d'autonomia proposto dal Marocco.

I membri della delegazione, d'altra parte, hanno attirato l'attenzione della parte italiana sulla deviazione sistematica da parte dei dirigenti del " polisario" aiuti umanitari e l'arricchimento di quest'ultimi a spese delle popolazioni sequestrate consegnate alla miseria ed alle malattie.

Il " Corriere di Siena" si appesantisce in particolare sulla prova patetica consegnata dalla signora Saadani Maa Alainine che ha sottolineato il carattere sanguinario dello " polisario" e la crudeltà delle sue pratiche al contro di chiunque si avvertirebbe di contrastare le sue intenzioni economiche.

La Sig.ra Maa Alainine ha evocato, a questo proposito, il suo vissuto e le sofferenze che ha sopportato nella sua carne in seguito alla liquidazione di suo padre ed alle torture che ha subito e la sua madre.

Ha riferito anche l'episodio penoso della sua deportazione, in società di altri bambini, all'età di 9 anni a Cuba dove, ha affermato, era stata mantenuta senza alcuno contatto con la sua famiglia durante 17 anni.

In occasione della stessa riunione, il sig. Belkassem ha sottolineato, lui anche, la pertinenza del progetto d'autonomia proposto dal Marocco come quadro di regolamento della questione detta del Sahara la cui concretizzazione permetterà ai sequestrati di ritornare alla madre-patria, il Marocco, presso le loro famiglie e parenti.

Ha sollevato anche il problema della deviazione degli aiuti umanitari e le sofferenze che sopportano pertanto, in particolare i bambini, le donne e le persone anziane nei campi della vergogna a Tindouf.




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lunedì 2 novembre 2009

La conclusione delle attività della seconda edizione del Salone Internazionale del cammello di Laayoune












La conclusione delle attività della seconda edizione del Salone Internazionale del cammello di Laayoune


La Domenica sera si è conclusaa Laayoune seconda mostra internazionale del cammello che si è svolta sotto il patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI, sotto lo slogan ‘’Badare al camello .. salvataggio per la memoria e l'anticipazione per il futuro’’.

La cerimonia ufficiale di chiusura , alla quale hanno partecipato il prefetto di Boujdour-Sakia El Hamra provincia Laayoune il signor Mohammed Jalmoos e una delegazione del Sultanato di Oman, guidata dal vice direttore generale del Bowl Camello negli affari della Corte Reale Sig.Mahmoud Farisi,ha segnato l'assegnazione premi ai vincitori nelle gare dei cammelli, che sono stati concorrenti sul livello finale di tre categorie: i "Azosal" e "Chiadh" (Iadi) e "Camello.

Attività comprese nel lato sportivo del Salone Internazionale del fantini di cammelli gareggiato organizzazione di quasi 300 del Camel (141 Azosal Shehadh, 80 e 70 cammelli.)

I vincitori che hanno vinto il primo premio nelle categorie ‘’ Azosal’’ e "il camello" hanno ricevuto un premio di valore che è un veicolo per ogni uno di loro mentre è stata assegnata dalla delega di Oman per l'occupante della prima classe di grado in finale, "Chiadh" una somma di denaro di 100 mila dirhammi, in aggiunta alla targa dalle Affari della Corte Reale di Oman.

Secondo gli organizzatori, l'evento organizzato dall'Associazione Coalizione Sakia El Hamra e la prefettura della provincia di Laayoune Boujdour-Sakia El Hamra ed il Ministero dell'Agricoltura e della Pesca ed il Consiglio della zona di voler far riconoscere le particolarità culturali sahraoui ed di investirli nella promozione del turismo e per evidenziare le qualifiche del cammello nel campo dell'istruzione e della cura e per mostrare l'area come un modello in questo settore.


E 'stato anche durante questa cerimonia, cui ha partecipato anche dal gruppo incaricato di redigere Assemblea, il signor Hamid lAsharai ed un certo numero di funzionari eletti e capi del dipartimento di Stato e di altre personalità, la consegna di commemorazione per alcune persone che avevano contribuito al successo di questo evento, tra cui il prefetto della provincia di Laayoune Boujdour-Sakia El Hamra, che ha ricevuto dal capo della delegazione di Oman ‘’ Il Grande Regalo del Festival’’.

"Si prevede che gli organizzatori di questa mostra, organizzata con il sostegno della Direzione Generale per le comunità locali e l'Agenzia per lo sviluppo dei territori meridionali e OCP OCP, espandendo interesse per la gara di cammelli e lo sviluppo di metodi in questo settore e rafforzare il legame con il patrimonio popolare è uno dei suoi capisaldi il cammello e la creazione di una rivitalizzazione culturale e tecnica a favore della popolazione.

Il programma di questo evento, che ha ricevuto l'affluenza del pubblico e la copertura mediatica del patrimonio nazionale ed internazionale con una mostra e le forme dell'artigianato tradizionale locale e gli aspetti della vita quotidiana del popolo saharawi e doganali, nonché una collezione di fotografie, libri e cassette hanno messo in evidenza alcuni dei fantini e degli esiti del Sultanato di Oman.

Come è avvenuto nel quadro di questo evento organizzando un convegno sul tema "Conservazione dei ceppi di cammelli e di fissazione dei prezzi dei loro prodotti", la concorrenza nel campo della espressione musicale Hassani e marocchina in arabo colloquiale e di incoraggiare i giovani talenti a innovare in questo settore .

I residenti della città di Laayoune ed i suoi visitatori che hanno fatto il pellegrinaggio alla Mashwar piazza per seguire i programmi della serata conclusiva sollevate dall’artista marocchino e attrice Aisha Tashenwit ed il popolare artista Abdelaziz Stati ed un gruppo del canto locale hanno goduto i pannelli tecniche di meteore sintetiche che hanno trasformato la notte della città di Laayoune in giorno .

La popolazione della città di Laayoune ed i visitatori sono stati per tutti i giorni dello spettacolo in un appuntamento con mostre equestre tradizionali e concerti musicali offerte da artisti tra i quali Khaled e Naaman Lahlou e Demi Mint Abba e Zina Addaoudiya, e bande musicali locali e spagnole .



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martedì 14 luglio 2009

La lettera del Presidente Obama a SM il re smentisce un presunto cambiamento della posizione americana sul Sahara









La lettera del Presidente Obama a SM il re smentisce un presunto cambiamento della posizione americana sul Sahara


14/07/2009

Il Presidente americano Barak Obama ha dichiarato in una lettera indirizzata, venerdì il 3 luglio che corre, alla sua maestà Re Mohammed VI, che gli Stati Uniti ed il Marocco condividono gli stessi valori di pace, di giustizia, di progresso e di tolleranza.

La lettera del Presidente Obama è stata particolarmente dedicata a due argomenti: la cartella della pace in Medio Oriente e l'importanza del ruolo del Marocco per la prosecuzione del processo di pace, da un lato e dell'altra, la cartella del conflitto sul Sahara occidentale, come la volontà dell'amministrazione americana di proseguire i suoi sforzi per regolarlo.

Il Sig. Obama ha affermato nella sua lettera, in risposta ad una lettera che la sua maestà il re gli ha inviato, che condivide la posizione del regno del Marocco, e che considera che le Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato per il regolamento della questione del Sahara.

Ha espresso la speranza che l'inviato onusiano nella regione, Christopher Ross, riuscirà nella sua missione.

" Condivido il vostro impegno che i negoziati condotti sotto gli auspici delle Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato che permette di raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile, e spero che Christopher Ross, un diplomatico esperto avendo un'ampia esperienza della regione, potrà promuovere un dialogo costruttivo tra le parti" , ha scritto il Presidente Obama a SM il re.

La lettera del Presidente americano non evoca né da vicino, né di gran lunga, nessun cambiamento nella posizione americana a proposito del conflitto sul Sahara.

Non sostiene neppure, l'arrivo di uno Stato qualunque indipendente nella regione del Sahara, o la tuta di un referendum d'autodeterminazione, così come la ha pretesa la macchina propagandista dei partigiani del separatismo.

Invece il Presidente Obama ha ritenuto nella sua lettera a SM il re, che il Marocco è un mediatore efficace per avvicinare i punti di vista nel conflitto Israeliano-palestinese.

Ha ribadito a questo proposito, la sua fiducia, nell'utilità dell'azione comune maroco-americana per l'instaurazione delle basi di negoziati proficui a favore della pace in Medio Oriente.

Il Presidente Obama ha segnalato che condivide la posizione del Marocco sull'utilità dei negoziati sotto l'egida delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione " reciprocamente accettabile" , nella cartella del Sahara, aggiungendo: " Spero di avere l'occasione di discutere con voi di tutte queste questioni e di operare insieme al rafforzamento della relazione storica tra il Marocco e gli stati-Uniti".

Aggiunge: " il mio governo lavorerà con il vostro e di altre parti nella regione, per raggiungere una soluzione che soddisfa le necessità delle popolazioni, in termini di gestione trasparente, di fiducia nello Stato di diritto e di un'amministrazione di giustizia equa".

Nel suo commento della lettera del Presidente americano, il portavoce del governo marocchino ha segnalato, durante contatti con la stampa che seguivano l'ultimo Consiglio di governo, che per la questione dell'integrità territoriale del Marocco, " attraverso questo messaggio, si osserva una convergenza tra la posizione del presidente americano e l'approccio marocchino che non presenta alcuna discordanza alle costanti del Nazione".

In ciò che segue il testo integrale della lettera del Presidente Barak Obama:

" Maestà,

Vi ringrazio per le vostre lettere piacevoli relative al miglioramento delle relazioni tra gli Stati Uniti ed il mondo musulmano, così che alle vostre preoccupazioni che riguardano Gerusalemme ed il Sahara Occidentale.

spera di avere l'occasione di discutere con voi di tutte queste questioni e di operare insieme al rafforzamento della relazione storica tra il Marocco e gli Stati Uniti.

Apprezza il vostro impegno per il rafforzamento delle basi del dialogo e del rispetto reciproco tra le nazioni, come pure per la realizzazione della pace in Medio Oriente, sulla base delle nostre convinzioni condivise.

Al Cairo, ho espresso la mia volontà di operare per “una nuova partenza„ tra gli Stati Uniti ed i musulmani ovunque nel mondo.

Ho sottolineato che condividiamo principi comuni di giustizia e di progresso, di tolleranza e di dignità per tutti gli esseri umani.

Questi principi dovrebbero ispirarli a raggiungere una pace globale che comprende una soluzione a due stati ed una risoluzione rapida del conflitto arabo-israeliano.

Come il presidente del Comitato Al Qods, potete contribuire a far sì che i suoi membri agiscano in modo costruttivo in previsione del conseguimento dei nostri obiettivi comuni.

Sono affidando che possiamo lavorare insieme per organizzare le basi di negoziati proficui a favore della pace per tutti i popoli della regione.

È ovvio che questi negoziati possono realizzarsi soltanto se arriviamo a convincere le parti ad impegnarsi in modo costruttivo.

Li ho chiamati molto ad adempiere ai loro obblighi.

Per Israele, ciò include la sospensione delle instaurazioni, lo smantellamento degli avamposti e la rimozione delle dighe.

Trattandosi dei palestinesi, ciò implica che continuano a rafforzare le loro forze di sicurezza per combattere il terrorismo, porre fine al suo incitamento e riformare le loro istituzioni per la creazione di uno Stato palestinese.

I paesi arabi hanno anche responsabilità: oggi, più che mai, l'Autorità palestinese ha bisogno dell'appoggio finanziario e politico dei paesi arabi per concretizzare la visione di una pace duratura e ricambiare i tentativi che mirano a scalzarla.

I paesi arabi dovrebbero sostenersi sull'impegno dell'Iniziativa araba di pace per intraprendere gesti verso Israele, che vanno nel senso della fine del suo isolamento nella regione.

Spero che il Marocco, come in passato, sarà un capo nella promozione della riconciliazione tra Israele ed il mondo arabo.

Come io l'avevo detto al Cairo, se riusciamo, Gerusalemme potrebbe diventare un focolare sicuro e permanente per gli ebrei, i cristiani ed i musulmani, un luogo dove tutti i figli di Abraham potrà coabitare insieme ed in pace.

Realizzo l'importanza che riveste la questione del Sahara occidentale per voi, il vostro regno e tutte le popolazioni che hanno sofferto a causa di questo conflitto.

Condivido il vostro impegno che i negoziati condotti sotto gli auspici delle Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato che permette di raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile, e speroche Christopher Ross, un diplomatico esperto avendo un'ampia esperienza della regione, potrà promuovere un dialogo costruttivo tra le parti.

Il mio governo lavorerà con il vostro e di altre parti nella regione, per raggiungere una soluzione che soddisfa le necessità delle popolazioni, in termini di gestione trasparente, di fiducia nello Stato di diritto e di un'amministrazione di giustizia equa.

Infine, apprezzo il vostro impegno personale a favore della promozione del dialogo tra le religioni e le culture e saluto i vostri sforzi, e quelli del vostro governo, per sviluppare i legami di cui abbiamo bisogno per fare fronte alle sfide principali del mondo contemporaneo".







Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
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